sabato 17 gennaio 2009

Il Sole 24 Ore - (8 Gennaio 2009)

Ragazzi, che circo

di Antonio Audino

E’ un volume davvero prezioso quello dedicato alla Storia del Circo da Raffae­le De Ritis, proprio perché scrit­to da un personaggio che unisce la sua esperienza con le troupe più importanti del mondo, dal Cirque du Soleil al Barnum, con uno scrupolo di studioso atten­to e metodico.

Dunque il libro non nasce sol­tanto da uno sguardo capace di entrare nelle ragioni pin profon­de della creatività circense, ma anche da minuziose ricerche in biblioteche e archivi di vari Pae­si e di incontri con esperti, stori­ci, artisti. Sono necessarie, quin­di, quasi seicento pagine dal tono brillantissimo e acuto, affolla­te di rare e sorprendenti illustra­zioni per ricomporre il lunghissi­mo cammino delle arti della pi­sta, partendo addirittura dall'era neolitica, momento in cui l'auto­re colloca il passaggio dalla ritua­lità allo spettacolo, col nascere di società stanziali, e col bisogno di creare momenti di raffigura­zione simbolica del lavoro quoti­diano ma anche del rapporto tra cielo e terra, tra divino e umano.

Nel suo percorso De Ritis con­fronta scuole diverse come quel­la cinese o la russa, accosta artisti e tecniche, invenzioni e fantasie, e lo fa tenendo compresenti molti aspetti, da quelli figurativi alla di­mensione della relazione spazia­le con lo spettatore per arrivare a territori di analisi estremamente attuali come l'uso del corpo. Tut­ta la storia del mondo, dunque, sembra passare sotto il tendone, cosi come il volume ci ricorda, e se il '68 rivaluterà acrobati e clown come segno di libertà, do­po la crisi degli anni Ottanta e pro­prio in anni recenti e massmedia­lizzati sara proprio il circo a inven­tare linee di riflessione pin vicine alla nostra confusa quotidianità.

Raffaele De Ritis, Storia del Circo Bulzoni, Roma, pagg. 600, € 47,00.


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