martedì 1 gennaio 2008

Questione di direzioni




















Si dice spesso che il "nouveau cirque" francese sia autoreferenziale e snob; che riguardi una élite limitata; che difficilmente esca dai propri confini; che debba quasi tutto ale sovvenzioni; che tenda più verso la danza che l'acrobazia, e troppo spesso scelga la frontalità.

Secondo noi è vero. Anzi, ci torneremo sopra presto.
Però ci sono anche le eccezioni. Una delle nostre preferite é il Collectif AOC: una delle poche troupes francesi del "nouveau" a fare spettacoli completi, ricchi, sperimentali ma senza noia, e a girarci per davvero il mondo con successo. Sono quelli che avevano fatto "La Syncope du 7" (con i dj sotto il trampolino che rimixavano in diretta i suoni delle molle).
L'ultima creazione, ancora in giro, si chiama "Question de directions" (nelle foto) e sta spopolando nel mondo. Visionario, ma ricco di tecnica.
E poi, appunto, c'è il recupero di un discorso sullo spazio rotondo, mentre la tendenza dei nuovi spettacoli acrobatici pare ormai la scena frontale.
secondo il Guardian di Londra, lo spettacolo è "una via di mezzo acrobatica tra David Lynch e Charlie Chaplin". Vabbè, un pò eccessivo: ma è bello quando si parla del circo riferendosi ad altri mondi dell'immaginario.

Ve ne lasciamo una goccia in video, qui sotto. Augurando, a chi fa il circo e a chi lo vede, un anno circense 2008 pieno di invenzioni, ricco di traiettorie sconosciute, e una porta spalancata sull'immaginazione. Che é l'unica cosa che serve al circo (il resto, viene da sè. Questione di direzioni).



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