venerdì 22 agosto 2008

Buono Sconto di lire 500

Divagazioni sul web e memorie infantili


Finita é l'epoca d'oro dei manifesti circensi, sia quelli magnifici dei grandi illustratori, sia quelli più ingenui e naif dei circhi di provincia: quelli di oggi, uniformati, sono per lo più orrende dimostrazioni di photoshop. Tra gli strumenti nuovi, oggi i circhi di tutto il mondo iniziano a promuoversi anche con i siti web. Per la maggior parte sono bruttini e poco aggiornati. Altri sono fatti molto meglio.
Tra questi, sono capitato sul sito del "Circo di Praga" (che, come scopriremo oltre, é italiano) notandovi un aspetto che non mi risulta affrontato neanche dai migliori circhi stranieri. Infatti in una sezione del sito (www.circodipragacristiani.com) sono illustrate le strutture di accoglienza e trasporto dei loro animali, con dovizia di dettagli tecnici. Lo trovo lodevole, al di là del fatto se sia giusto che gli animali stiano ancora nei circhi o meno.
Ho scoperto inoltre che, nonostante il nome, questo circo appartiene a una branca della famiglia Cristiani, una delle leggendarie dinastie del circo italiano (e poi statunitense). Un'immagine del loro sito mi ha risvegliato alcuni ricordi infantili: infatti questo "Circo di Praga", che come molti circhi di oggi ha ormai infrastrutture degne di un Soleil, é l'evoluzione del "Circo Cristiani Bros." di quando ero piccolo.


Nella mia infantile passione del circo, sono stato nutrito a dosi massicce dei più grandi e sfarzosi spettacoli che negli anni '70 passavano nella mia città, nei quali di tutto e di più si poteva vedere. Ogni tanto però, nelle spiagge vicine, apparivano i manifesti del piccolo "Cristiani bros." (con un inconfondibile elefantino naif) , grazie al quale mi poteva essere garantito il fascino del piccolo circo, fiero del proprio nome e di quello che poteva offrire. Ogni mattina, correvo dalla spiaggia fino al marciapiede bollente appena sentivo passare la macchina con l'altoparlante, per ascoltare le meraviglie decantate. Tra queste, ricordo promesse che stranamente i grandi circhi non mi portavano mai: come "gli indiani lanciatori di coltelli" e i numeri con i rettili. Poi la macchina con l'altoparlante regalava il buono sconto da cinquecento lire. Che con una certa emozione ho rivisto sul sito di questo "Circo di Praga", nella sezione "storia della famiglia Cristiani". E' di certo bello vedere che questa famiglia abbia oggi un grande circo.
Però, perché ora ha bisogno di chiamarsi "Circo di Praga"?

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