sabato 19 aprile 2008

Battuta

Per chi dice che il circo é sempre uguale.

Si dice generalmente che il circo non cambia mai, perche i cavalli girano sempre attorno alla pista, e dunque non potranno mai fare altro che questo. Tesi avvalorata da due evidenti limiti: la rotondità della pista e il moto del cavallo.
"Battuta", il nuovo spettacolo del Theatre Equestre Zingaro, non fa esattamente che questo.
I cavalli e le persone girano attorno alla pista. Per due ore. Senza fermarsi. Non accade altro. Probabilmente non lo aveva mai fatto nessuno. Questa celebrazione del moto perpetuo é forse l'apice del delirio minimalista di Bartabas, fondatore e creatore della compagnia. Fatto sta che si tratta di uno spettacolo meraviglioso. Forse il più bello di Zingaro dopo vent'anni.
Perché il movimento continuo, attorno a sé stesso, trasporta e travolge tutto: colori, luce, buio, lentezza, velocità, risate, un matrimonio, un funerale, una sposa rapita, una tribù in fuga, la sposa ritrovata, inseguitori, inseguiti, vincitori e vinti. Questa forza formidabile, supportata da due orchestre gitane in alternanza (una di archi,l'altra di fiati), rende inutile la superficie della pista (neutralizzata del resto da una cascata d'acqua centrale, anch'essa in moto perpetuo), svolgendosi solo lungo il perimetro esterno E' una sensazione mai provata in uno spettacolo.
"Battuta" esiste da due anni, in cui è stato estremamente difficile trovare biglietti. Nel teatro equestre stabile di Aubervilliers, sono venute duemila persone a sera. Adesso lo spettacolo è tornato dal Giappone e sarà in Luglio in un paio di Festival europei. Chi ha voglia di vederlo, deve sperare che in Autunno ritorni ad Aubervilliers: se pensate di capitare a Parigi l'inverno prossimo, prenotate per tempo.
Per ora, una galleria di immagini, un trailer e un bel documentario sulla creazione.



















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