martedì 24 giugno 2008

Il genio torna in Italia.

Au Revoir Parapluie”: da non perdere a Tivoli
l’ultimissima creazione di James Thierrée




Questo é cirque dell’esistenza: potente nella sua bellezza visiva, ipnotico nel suo ritmo non forzato, capace di divertire ma più memorabile per la sua profondità e ricchezza di sentimenti. Variety magazine


Dopo appena pochi mesi, riecco un’apparizione di James Thierrée nel nostro Paese. James, lo ricordiamo per i distrattissimi, è l’idolo del nostro blog e il figlio maggiore di Jean-Baptiste Thierrée e Victoria Chaplin. Acrobata, mimo, attore, danzatore, musicista, regista, è per noi il prototipo dell’artista classico di circo degno della propria epoca. Il più antico e il più moderno di tutti. Senza etichette e senza pretesa altra che stupire ed emozionare tutti.



Au revoir parapluie”, l’ultimo spettacolo della compagnia di James, in un anno ha già girato per tre continenti e verrà presentato in prima (e per ora unica) data italiana al Festival di Villa Adriana a Tivoli: 26, 27 e 28 Giugno 2008 (cioè da dopodomani).

Abbiamo rubato e tradotto alcuni stralci da un’interessante ed ampia intervista rilascata da James a Time Out Chicago nello scorso Autunno. Assieme ad una galleria fotografica dello spettacolo, vi offriamo anche un frammento video della prima londinese dello spettacolo.



Spettacoli, storie e personaggi

Penso in termini di atmosfera e dinamiche fisiche (….). I personaggi sono forti, semplici in realtà. Per uno show senza parole, mi piace giocare con il racconto, ma senza mai caderci dentro perché so che non è il mio scopo. Io sono nel linguaggio dell’inconscio. Il pubblico proietta le proprie fantasie o speranze su queste immagini. Cerco di non superare mai il confine e iniziare a dire “allora, questo parla di un uomo che…”. Resto appena nell’area dove definisco i personaggi (…). Sembrano avere ostacoli, rapporti emotivi, e basta. Non cerco di spingermi nella precisazione. E qualcuno resta frustrato: “ma allora di che parla la storia?”



Scena e accessori

Disegno io la scena (…). Tutto deve essere utile. Non posso avere una scena che sembra bella ma non ci puoi lavorare vicino. Mi serve una scena su cui ci si possa arrampicare. Essere sicuro che si possa usare in vari modi. Tutto sembra poter subire una metamorfosi. Nulla è quello che sembra. Può essere una sedia, ma diventa un costume. Può essere un costume ma poi diventa un non so cosa, un’arma...


Sul Cirque du Soleil

Penso che abbiano meravigliosi artisti. Ma a volte mi rende triste non “vedere” questi artisti, coperti da una patina di design, musica e marketing. Non dico che il successo economico sia un male, solo che così perdi la fragilità, perdi il rischio della proposta artistica. E’ come quando vedi un bel film di Hollywood, perfetto in tutto, e poi esci dal cinema ma niente ti è rimasto. Però ti è piaciuto mentre lo guardavi.



Chaplin

Ritorna sempre. E non posso negarlo. Non posso dire che non ci sia. Tutto quello che posso dire è che non c’è un lavoro sopra (…) E’ solo che integro tutto quello che ho dietro, incosciamente o per via genetica (…). Ma da dovunque ciò venga, noi siamo il risultato di un insieme di cose. E le lascio venire fuori.



Tre generazioni di artisti

E’ bello il fatto che un’arte scorra attraverso le generazioni, che si sia fabbricanti di violini o artisti di teatro…Alla base c’è la conoscenza e l’amore di un’arte. (…). Comunque non puoi starci sempre a pensare sopra. Devi proiettarti nel futuro. Devi ascoltare il mondo come è oggi, e tentare di reagire ad esso. E poi stare in sincronia con la tua vita e identità. E tutto questo si deve sentire come un flusso, qualcosa che suoni giusto. Se suona giusto, va bene.




sabato 14 giugno 2008

Il circo degli zingari

Si trova da stasera in Italia il minuscolo circo gitano Romanès. Lo ha fondato Alexander Romanés: l’unica persona al mondo che invece di scappare col circo circo è scappato dal circo. E’ stato prima circense (la sua famiglia circense, Bouglione, è la più grande in Francia), poi musicista, poi zingaro, poi scrittore e infine, mettendo insieme tutte queste cose, diventando ancora una volta circense, seppur a modo suo. Ha fondato questo circo rattoppato nel ’94, tra oscuri cortili e piazzette di Parigi, diventando un successo culturale. I suoi libri di racconti e poesie sono contesi dall’élite degli editori di alta letteratura.


A differenza dei circensi, che generalmente disprezzano gli zingari, Romanés vive ormai in mezzo alle comunità gitane. La Festa del circo contempoeraneo di Brescia, in piena cultura leghista e romofoba, ha piazzato per due settimane un vero e proprio villaggio zingaro, con un abile contro-marketing culturale. Nessuno ancora gli ha dato fuoco, anzi, sembra che verranno tutti a vedere i numeri, ad applaudire i musicisti e a sentire le canzoni della zingara Delia, la moglie di Romanès.

Un misto di furbizia, candore, paraculismo, poesia, genio.

Il circoRomanès con lo spettacolo “La regina delle pozzanghere” è a Brescia dal 14 al 22 Giugno, poi al Festival di Mantova fino al 29.

Vi regaliamo qualche stralcio dai libri di Alexandre Romanés (ancora inediti in Italia, dunque traduzione nostra), e alla fine un estratto video del loro circo.



Vengo da una famiglia di mostratori d’orsi. Mio bisnonno aveva tre mogli e un orso. La scocciatura, diceva, è l’orso.

Mio cugino Sampion è furioso: mi ha sentito dire alla radio che la nostra famiglia è gitana.. Gli prometto di dire d’ora in poi che tutta la nostra famiglia è gitana tranne mio cugion Sampion.

Il romanès è una lingua di sopravvivenza. Come una scialuppa con il minimo per mangiare e bere se la nave affonda.

Per i gitani due cose sono importanti: il sangue e l’oro.

Il circo Romanés non è un’impresa di spettacolo. Meno convenzionale, più semplice e caloroso. Il nostro obiettivo: arrivare a mangiare.

Si dovrebbero avere due vite: una per imparare, l’altra per vivere.

Dio, dare e cielo in gitano sono la stessa parola.

La chiesa è bizzarra. Ci parla sempre del Papa e mai del Cristo.

I tre ingredienti che colorano la mia vita e i miei versi: le mie cinque figlie, il cielo e Dio.

Io, che ero così misogino, faccio solo figlie femmine. Dio mi ha dato una buona lezione che meritavo, e mi ha fatto un grande regalo che non meritavo.

La mia idea, creando un circo, era di viverci, mangiare e mettere il gasolio nel camion. E’ qualcosa di vero, di non fabbricato. E’ piccolo, una musica bella, ininterrotta. Abbiamo rotto le convenzioni del circo come quella di far apparire un numero ogni otto minuti. Lo spettacolo è lavorato nella continuità.

Un giorno incontro un amico, mi dice: “sono veramente sbalordito di vederti tornare a fare il circo”. “Perché?” – “Ti avevo sempre creduto intelligente”.


Cambiare il corso dei fiumi,

catalogare le stelle,

camminare dritto,

abbassare la testa,

dire di sì.

Forse che io

Li obbligo

A guardare il cielo?


lunedì 9 giugno 2008

Funambolika 2008 (Pescara, 5-8 Luglio)


Torna per il secondo anno FUNAMBOLIKA: dal 5 all'8 Luglio, sempre a cura di Raffaele De Ritis, nella splendida cornice all'aperto del Teatro d'Annunzio di Pescara, nel cartellone di una delle più grandi e prestigiose arene estive italiane che, capace di 1800 posti, ospita da 56 anni le massime star mondiali del jazz, della danza e del teatro.

Nel corso della prima edizione 2007, Funambolika aveva ospitato David Larible, Jango Edwards e la Scuola di Cirko di Torino.

Tra gli ospiti di quest’anno lo straordinario Duel (Laurent Cirade – Paul Staicu), rivelazione dell’ultimo Festival di Avignone, coppia di musicisti da camera che sconfinano nella comicità più esilarante (5 Luglio); dagli Usa Peter Shub, tra i caposcuola mondiali dei clown di oggi con il suo recital (7 Luglio) per la prima volta in Italia; e infine un’altra esclusiva nazionale: Andrei Jigalov, il più grande clown del circo russo, al centro di Gran Gala du Cirque (8 Luglio): una serata di stelle che riunirà acrobati del Cirque du Soleil, della Scuola di Kiev e del Circo di Mosca. Tra essi, il giocoliere Boul, l’equilibrista Maxim Popazov, la contorsionista-nuotatrice Aqua.

Tutte le proposte sono in esclusiva nazionale.

Gli spettacoli si terranno a Pescara, Teatro D’Annunzio – Lungomare C.Colombo, alle ore 21.15

Organizzazione: Ente Manifestazioni Pescaresi. Informazioni e biglietteria: 085-6920057 – 4221463


Programma generale e contatti stampa: www.entemanifestazionipescaresi.it
Il blog di Funambolika: www.funambolika.blogspot.com




giovedì 5 giugno 2008

Asia Soleil 2

Quest'altro spettacolo del Cirque du Soleil debutterà a Disneyland Tokio.
Anche qui in un teatro appositamente costruito.
Debutta il 1 Settembre.





Asia Soleil 1

Uno dei nuovi spettacoli del Cirque du Soleil: ZAIA.
In un apposito teatro costruito a Macao (Cina).
Per chi ci vuole andare, gli spettacoli iniziano dal 28 Agosto 2008.