sabato 3 novembre 2007

Il circo, i manga, la lirica


Dell’opera ha le caratteristiche necessarie: coro e orchestra. Del circo, più del necessario: settanta fra acrobati e performers di arti marziali. E’ l’adattamento scenico-circense di una novella cinese del XVI secolo, creata da un regista cinese (Chen Shi-zeng), un musicista inglese (Damon Albarn) e l’illustratore Jamie Hewlett, che ha creato i personaggi Gorillaz. Non è la solita produzione commerciale ma una creazione vera e propria secondo gli schemi della produzione di lirica moderna. Si intitola Monkey: Journey to the West – A circus opera.

Per una volta, uno spettacolo con acrobati cinesi riesce a conciliare due cose: da una parte le tradizioni popolari della mitologia e della letteratura antica; dall’altra, l’immaginario contemporaneo dei manga e dei fumetti. Servirsi della contemporaneità per non farsene divorare.

“Monkey” ha debuttato la scorsa estate al Festival del teatro di Manchester. Poi è stato nelle scorse settimane all’Opera Chatelet di Parigi, uno dei templi mondiali della lirica. La prossima data sarà in Luglio alla Staats Oper di Berlino. Una volta, prima del cinema e della tv, la lirica e il circo erano lo spettacolo del popolo. “Monkey” ha riportato all’opera un sacco di ragazzini, e ha fatto appassionare all’acrobazia parecchi amanti del melodramma.
E la crisi della lirica, la crisi del circo?
L'immaginazione ci salva.

Sempre.




Questo è un breve documentario sulla creazione di "Monkey":




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